Creatività e immaginazione per superare gli stereotipi della Matematica

Creatività e immaginazione per superare gli stereotipi della Matematica

In questo inizio di anno scolastico mi viene spontaneo riflettere su come sia cambiata la scuola dai tempi in cui io la frequentavo (ormai più di 30 anni fa). Sono cambiati i «programmi», il modo di insegnare, le strategie didattiche, i ragazzi e il loro modo di apprendere. La scuola è diventata più inclusiva e gli insegnanti hanno cercato sempre di più, non solo di farsi ascoltare, ma soprattutto di aiutare gli studenti a crescere e a sviluppare al meglio le proprie potenzialità.

Purtroppo è rimasta invece pressoché immutata, in tutti questi anni, la percezione che la Matematica, e più in generale le materie STEM (acronimo di Science – Technology – Engineering – Mathematics), siano materie «difficili», riservate solo a chi ha per esse una predisposizione naturale. Eppure sono proprio le competenze STEM a essere sempre più richieste dal mondo del lavoro! E si prevede che saranno proprio le competenze STEM a essere cruciali per affrontare le grandi sfide che abbiamo davanti, come la lotta al cambiamento climatico, la transizione energetica, la lotta alla povertà.

La Matematica è il linguaggio di base comune delle STEM, per il motivo che è ben descritto nella celebre frase di Galileo secondo cui: «l’Universo è scritto in lingua matematica, e i caratteri son triangoli, cerchi, ed altre figure geometriche, senza i quali mezzi è impossibile a intenderne umanamente parola». La Matematica dunque è il linguaggio dell’Universo, è il linguaggio senza il quale non sarà possibile progettare e realizzare le tecnologie del futuro. Sviluppare delle buone competenze matematiche permetterà a voi, ragazze e ragazzi, di rafforzare anzitutto il vostro spirito critico, di riconoscere le informazioni essenziali in mezzo a una grande quantità di informazioni inutili: insomma vi consentirà di esercitare il vostro ruolo di cittadine e cittadini effettuando delle scelte consapevoli e vi permetterà di essere pronti ad affrontare le sfide richieste dalle future professioni.

Oltre all’acronimo STEM si è diffuso anche l’acronimo STEAM, che aggiunge la lettera A di Arts (arte). Il riferimento all’arte va inteso in senso lato, non solo alla disciplina specifica, ma più in generale allo spirito di scoperta e di creatività. Incorporare il riferimento al pensiero creativo nell’approccio STEM non è così innaturale come forse potrebbe sembrare di primo acchito, sulla base di un altro diffuso stereotipo secondo cui «la Matematica è una materia arida». La Matematica in realtà è anche immaginazione e fantasia e proprio questi «salti di immaginazione» sono quelli che spesso hanno portato alle applicazioni più rivoluzionarie. Basta pensare, per esempio, al caso dei numeri complessi: quando sono stati introdotti, con un grande salto di immaginazione, in relazione al problema della risoluzione delle equazioni di terzo grado, certamente non si prevedevano le sorprendenti applicazioni che successivamente avrebbero trovato in svariati campi della fisica e dell’ingegneria, dall’elettromagnetismo alla fluidodinamica, dalla meccanica quantistica alla teoria della relatività.

Ma anche nella Matematica che si fa in classe si può dare spazio alla fantasia: per esempio un problema può spesso essere risolto in tanti modi diversi e confrontare i vari metodi risolutivi è un buon modo per stimolare lo sviluppo delle competenze. Analogamente, nella costruzione del modello matematico di un fenomeno della realtà è spesso possibile effettuare scelte diverse e si può addirittura pervenire a risultati differenti: la realtà infatti è complessa e costruire un modello matematico richiede spesso di fare delle semplificazioni e di assumere delle ipotesi, secondo criteri che possono essere differenti (purché ovviamente coerenti e sensati rispetto al fenomeno in esame).

A voi, ragazze e ragazzi, e a voi, colleghe e colleghi, auguro proprio questo: che nel prossimo anno scolastico possiate lavorare dando spazio alla creatività e all’immaginazione, in modo da superare gli stereotipi «negativi» legati alla Matematica e scoprire tutto il fascino e la bellezza di questa disciplina.

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