Peer education: facciamola in vacanza!

Peer education: facciamola in vacanza!

Siamo giunti alla fine di questo faticoso anno scolastico e ancora gli scenari sulla riapertura di settembre sono piuttosto confusi. Una certezza però ce l’abbiamo: questa esperienza ci ha costretto a cambiare modo di insegnare e, anche quando potremo finalmente ricominciare a fare lezione in presenza, non torneremo a farlo come prima!

In questi mesi di didattica a distanza abbiamo tutti avuto modo di utilizzare a piene mani risorse digitali di vario tipo e tra queste probabilmente anche qualche videolezione e qualche tutorial trovato in rete. A volte ci siamo imbattuti in materiali molto ben fatti, altre volte meno, ma è chiaro che questo tipo di supporto asincrono alle lezioni avrà un ruolo cruciale anche durante il prossimo anno scolastico. 

Da qui la mia idea di proporre dei compiti delle vacanze un po’ diversi dal solito, che permettano agli studenti di rivedere gli argomenti trattati durante l’anno, di impratichirsi con vari strumenti digitali e anche di dare libero sfogo alla propria fantasia!

L’idea di base è quella di assegnare a ogni studente tre esercizi per i quali dovrà creare un tutorial seguendo le indicazioni assegnate dal docente. Inoltre, per ognuno dei tre esercizi, lo studente dovrà proporre altri tre esercizi simili (inventati da lui, scelti dal libro o trovati in rete) corredati di svolgimento, risultato e tre possibili risultati sbagliati (ma verosimili), che serviranno poi al docente per creare opportuni percorsi di autovalutazione e di verifica per l’intera classe.

Il docente avrà cura di scegliere tre esercizi diversi per ogni studente, in modo tale da coprire, con l’insieme di tutti gli esercizi assegnati, l’intero programma svolto durante l’anno, tenendo però conto anche del livello di preparazione e di autonomia dei singoli studenti.

Per quanto riguarda la struttura del tutorial, chiaramente ogni docente potrà dare le indicazioni che ritiene più adeguate per la propria classe, anche tenendo conto della tipologia degli esercizi e delle competenze digitali dei propri studenti. Una scelta possibile, che non richiede grandi competenze e che i ragazzi dovrebbero riuscire a gestire con relativa facilità, è quella di utilizzare un modulo Google

I tutorial dovranno essere costruiti secondo uno schema, indicato dal docente, i cui punti salienti sono:

  1. l’esercizio deve venire suddiviso in vari step;
  2. per passare da uno step a quello successivo all’utente deve essere proposta una domanda a scelta multipla;
  3. a ognuna delle risposte sbagliate deve corrispondere un feedback (un richiamo di teoria, un suggerimento, un’immagine o anche semplicemente un commento spiritoso!);
  4. quando possibile va privilegiato un linguaggio informale e l’utilizzo di immagini, piccoli filmati e audio, rispetto alla scrittura dei singoli passaggi matematici;
  5. Il tutorial deve avere un titolo, possibilmente accattivante e non banale, che faccia riferimento al contenuto dell’esercizio (“Problemi con i triangoli” non è un titolo molto originale, mentre “Patate volanti”, pur nella sua originalità, fornisce poche indicazioni sull’argomento trattato nel tutorial!).

I tutorial dovranno essere consegnati (caricandone il link su classroom o in altro modo stabilito dal docente) durante le vacanze a scadenze fissate, per esempio uno al mese.

Alla scadenza di ogni consegna:

  1. ogni studente, dopo aver visionato tutti i tutorial fatti dai compagni nel periodo precedente, dovrà votare quello che gli è piaciuto di più;
  2. il docente assegnerà a tutta la classe, utilizzando un modulo Google o un altro strumento digitale, un test di autovalutazione preparato scegliendo uno dei tre esercizi proposti da ogni studente. I risultati del test permetteranno di avere un feedback anche sull’efficacia dei tutorial proposti.

A settembre, nell’ambito delle attività di recupero previste (e certamente necessarie), il docente somministrerà all’intera classe un test ottenuto mescolando alcuni degli esercizi proposti durante l’estate dai diversi studenti. In questo modo, a seconda degli errori commessi, ogni studente avrà immediatamente a disposizione non solo un percorso di recupero personalizzato, costituito dai tutorial corrispondenti alle risposte errate, ma anche un tutor personale (il compagno autore del tutorial) al quale chiedere aiuto nel caso di ulteriori dubbi!

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