Didattica a distanza: vi racconto la mia esperienza

Didattica a distanza: vi racconto la mia esperienza

Non è facile tener viva l’attenzione degli studenti in classe, figuriamoci ora che sono in pigiama, a distanza, nelle loro camerette! In classe mi sono sempre sforzata di essere il più interattiva possibile, cercando di coinvolgere i miei studenti, sollecitarli, incuriosirli. Insegnando Matematica e Fisica al Liceo Scientifico e Scientifico Sportivo devo però coniugare la leggerezza all’efficacia e al formalismo essenziale ma, ora come non mai, a noi insegnanti tocca reinventarci mediante l’uso di tecnologie che conoscevamo appena e nuovi approcci didattici.

Durante la sospensione delle attività didattiche, la mia scuola ha scelto di utilizzare la piattaforma WeSchool, per la creazione di classi virtuali in cui programmare il lavoro settimanale e organizzare quello giornaliero, e Zoom, per le lezioni live. In WeSchool nella board della giornata condivido presentazioni, fogli di lavoro, link, lezioni videoregistrate; nella sezione test posso comporre esercizi e verifiche con modalità diverse (risposta breve, aperta, multipla, con allegato etc.); nel wall comunico agli studenti le attività da svolgere e l’orario delle lezioni live.

Nelle lezioni live posso condividere lo schermo, sia per scrivere con la tavoletta grafica, come su una LIM, sia per mostrare file o video; anche gli studenti possono condividere lo schermo, per mostrarmi presentazioni ed elaborati, o intervenire su un materiale da me proposto.

Le metodologie didattiche che utilizzo di solito, oltre alla lezione frontale tradizionale, sono il tutoraggio tra pari, che trovo particolarmente efficace con l’obiettivo di recuperare le competenze degli studenti in difficoltà e di potenziare quelle di chi è più preparato, e la flipped classroom, con la quale la lezione diventa compito a casa attraverso l’utilizzo di video e altre risorse digitali, sui quali gli studenti sperimentano, collaborano e svolgono attività laboratoriali.

Per tutte queste esigenze ho fatto riferimento a Zona Matematica e al patrimonio digitale di Deascuola.

La situazione più complessa è quella della classe quinta scientifico, in particolare in previsione della maturità, in qualsiasi forma verrà svolta. Ancora non abbiamo notizie certe sulle nuove modalità di svolgimento della seconda prova, ma voglio comunque che i miei studenti arrivino preparati. In Zona Matematica sono pubblicate in un’apposita area dedicata all’Esame di Stato molte simulazioni, sia ministeriali che realizzate dagli autori Deascuola. Per ogni simulazione vengono forniti il foglio di lavoro per lo studente, cioè la prova vera e propria, la risoluzione per l’insegnante e la griglia di valutazione. Ho già iniziato a proporle, almeno in parte, alla classe: scarico la simulazione e la commento a schermo condiviso durante le lezioni live, quindi carico il file nella cartella condivisa della board, chiedendo agli studenti di completare da soli le parti che non abbiamo discusso assieme. Infine, per le simulazioni ministeriali ho a disposizione anche lo svolgimento video di Elia Bombardelli, che posso condividere con i miei studenti copiando un semplice link.

Per le classi quarte, molto vivaci e piene di spirito critico, ho trovato molto interessante il materiale proposto nei Percorsi con GeoGebra: ho scelto un’attività laboratoriale, da svolgere assieme durante una lezione live, riguardante la funzione esponenziale e la crescita di una popolazione di parassiti. Ogni attività comprende una versione per l’insegnante, in cui vengono spiegati gli obiettivi, gli ostacoli concettuali e viene fornito uno schema per lo svolgimento, molto utile per programmare e preparare la lezione e decidere su quali aspetti soffermarsi; una cartella compressa con la versione per lo studente, con materiali di lavoro, schede e file GeoGebra.

Una parte che ho apprezzato molto di Zona Matematica è quella dedicata al Gioco, da cui ho attinto anche nuove idee. In particolare, ho sperimentato Indovina la retta, ispirato al famoso Indovina chi: ho fatto prima realizzare ai miei studenti il gioco, stampando le carte proposte e costruendo l’intelaiatura dell’attività; successivamente ho chiesto di immaginare un upgrade, coinvolgendo non solo le rette ma diversi tipi di funzioni, e di spiegare lo schema, gli obiettivi e gli ostacoli del regolamento del gioco. Il risultato è stato un’efficace applicazione di flipped classroom e persino gli studenti più riottosi si sono dimostrati entusiasti sia nella progettazione che nella sperimentazione del gioco!

Uno strumento utilissimo per me è sempre stato – e ora lo è più che mai – VeriMat, lo strumento di Deascuola per creare verifiche stampabili. Oltre a centinaia di verifiche già pronte, si possono creare prove ed esercitazioni personalizzate scegliendo da un database di oltre 15.000 esercizi organizzati per argomento, tipologia, libro, categoria e livello di difficoltà. Oggi ho bisogno di esercizi sulle disequazioni logaritmiche e ho poco tempo per inventarli: su VeriMat ho impostato l’argomento e il livello medio e ho scelto quattro esercizi da inserire in una verifica; posso copiarli in un test di WeSchool, esportarli in un file Word o PDF, elencandoli oppure lasciando lo spazio per lo svolgimento. Posso poi pubblicare il file con la prova corredato dello svolgimento prestampato in un secondo momento come correttore. Utilizzo questi esercizi anche durante una lezione live, chiedendo a uno studente di risolverli a schermo condiviso e mostrando in seguito lo svolgimento corretto.

Dall’area personale di Deascuola è possibile accedere anche agli eBook dei libri che ho attivato. In passato ho utilizzato poco questo strumento e ora lo sto riscoprendo: l’eBook di “Colori della Matematica edizione Blu”, il libro che ho in adozione, mi è molto utile durante le videolezioni registrate per spiegare teoremi e dimostrazioni o chiarire alcuni passaggi del testo, senza dover riscrivere tutto a mano. A questo scopo, di grande supporto sono anche le figure animate, le animazioni con GeoGebra e gli esercizi interattivi. È utile rimarcare che per la didattica inclusiva, l’uso di un font dedicato, di mappe concettuali, figure animate ed esercizi interattivi è un’importante agevolazione. In più, condividere le risorse con i miei studenti è semplicissimo, perché come in Zona Matematica anche negli eBook basta copiare un semplice link.

La mia esperienza di didattica a distanza con Zona Matematica, VeriMat e gli eBook si evolve e matura di giorno in giorno; spero che, condividendola, possa essere di aiuto a tanti colleghi che, come me, si sono trovati d’improvviso catapultati in questa emozionante esperienza di crescita professionale e personale.

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