Acque reflue: una risorsa da non sprecare

Acque reflue: una risorsa da non sprecare

UnWaterIl 22 marzo la Giornata Mondiale dell’Acqua, riguarda l’acqua dolce, uno degli elementi essenziali per la vita di uomini, animali e piante. E’ stata istituita dall’ONU nel 1992 in seguito alle indicazioni della conferenza di Rio.
Il tema del 2017 proposto da UnWater, l’organizzazione delle Nazioni Unite per l’acqua, è:

“Why wastewater??” – “Perché sprecare?”

Con la progressiva riduzione della disponibilità di acqua dolce, il problema delle acque di scarico diventa sempre più grave: non possiamo permetterci di utilizzare l’acqua e poi gettarla nell’ambiente per farla finire in mare.
Le acque di scarico sono depurate prima di essere reimmesse nei corsi d’acqua, ma non basta. La richiesta di acqua per abitante continua a crescere e aumenta anche la popolazione, così anno dopo anno il prelievo di acque dolci diventa sempre maggiore, fino a superare la disponibilità.
Il riciclo dell’acqua potrebbe risolvere il problema: depurare e riutilizzare l’acqua di scarico permetterebbe di non intaccare le risorse esistenti.
lack-of-access-to-safe-water_ca14A luglio si terrà a Praga la 9ᵃ Conferenza internazionale sulla gestione sostenibile delle risorse idriche con lo scopo di facilitare lo scambio di conoscenze tecniche e scientifiche per raggiungere il sesto obiettivo dell’Agenda 2030: “accesso per tutti all’acqua potabile e ai servizi igienici” (ONU, post 15/2/2016). A lato il cartogramma che evidenzia la mancanza di accesso all’acqua potabile determinata nel 2005 dall’UNEP.
In Italia è l’Ispra, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, l’ente che si occupa della  depurazione delle acque reflue e delle fonti di inquinamento.

Quanta acqua oggi e quanta fra vent’anni?
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L’acqua dolce costituisce soltanto il 3% delle acque presenti sul nostro pianeta e la loro distribuzione è poco omogena, con zone ricche d’acqua ed altre estremamente carenti. Le maggiori riserve si trovano nelle calotte glaciali e nei ghiacciai (68,7%), quasi un terzo è intrappolata nel sottosuolo e solo lo 0,3% scorre in superficie, nei fiumi e soprattutto  nei grandi bacini lacustri (come i Grandi Laghi americani e il Bajkal in Russia che contengono un quarto delle acque dolci superficiali).
L’uomo sfrutta le acque superficiali, ma soprattutto le falde sotterranee, una riserva nascosta che si trova anche in zone desertiche come il Sahara. La NASA ha individuato 37 grandi bacini acquiferi sotterranei formatisi durante le ere glaciali che trattengono grandi quantità d’acqua, ma in questi ultimi anni il prelievo ha superato il rifornimento e le falde stanno riducendosi (post 21/6/2015).
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Qui sopra la mappa con le riserve di acqua rinnovabile per ogni Paese e quella relativa al 2013 con la percentuale prelevata in rapporto alle riserve esistenti.

water_stress_world_map_largeItalia_acqua_2040Secondo studi condotti dal World Resources Institute (WRI) nel 2040 la carenza d’acqua dolce metterà in crisi l’economia di molti Paesi. Gravi le previsioni per l’Italia, soprattutto per l’Italia centro-meridionale dove gli studi americani indicano una riduzione superiore all’80%.
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Sul sito Aqueduct sono disponibili mappe sui rischi relativi all’acqua. Qui di lato la mappa con lo “stress idrico” nei principali bacini fluviali mondiali dovuto all’eccessivo sfruttamento rispetto alla disponibilità.

 


Fare Geo

  • Sul sito italiano del “worldwaterday” trovi molte informazioni sull’acqua. I punti trattati sono: 1.1 – L’acqua bene prezioso; 1.2 – L’acqua: caratteristiche e gestione della risorsa; 1.3 – grafico4_1Utilizzi dell’acqua; 2.1- Le fonti di approvvigionamento delle acque potabili; 2.2 – I parametri di qualità delle acque destinate al consumo umano; 3.0 – Le acque reflue; 3.1 – Classificazione e derivazione delle acque di scarico; 3.2 – I possibili recapiti; 3.3 – I valori limiti di emissione; 3.4 – Tecniche di depurazione; 3.5 – Il futuro; 4.0 – Riutilizzo delle acque reflue e piovane; 4.1 – possibili riutilizzi delle acque reflue e piovane; 4.2 – Tipi di trattamento. Prepara insieme ai tuoi compagni un cartellone con disegni che visualizzino ciascun punto accompagnate da didascalie che riassumano le notizie.
  • Il sito italiano di worldwaterday ha inoltre indetto un concorso fotografico (ormai concluso) sul tema di quest’anno. Fate altrettanto nella vostra scuola.
  • UnWater riporta una serie di attività (in inglese) da svolgere in classe. Osservale e proponi ai tuoi insegnanti di attuarne una.

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